Valerio Berruti nasce ad Alba, in Piemonte, nel 1977.
Si laurea in Critica dell’Arte al DAMS di Torino. Vive e lavora a Verduno, un piccolo paese nel cuore delle Langhe.
La sua casa/studio è una chiesa sconsacrata del Seicento che ha acquistato e restaurato nel 1995.
Per realizzare i suoi quadri, il pittore Valerio Berruti utilizza la tecnica dell’affresco – che viene da un passato lontanissimo ed è stata per secoli strumento di divulgazione e conoscenza popolare – e la unisce alla superficie fiera e grezza delle tele di juta – materiale umile, ma resistente, anch’esso legato alla tradizione. Fin dalla sue prime esposizioni personali e collettive, Valerio Berruti crea nelle sue opere immagini essenziali e assolute, che affrontano in maniera scrupolosa e concentrata i temi degli affetti, della quotidianità, della memoria e dei legami familiari.
Nel 2002 Alessandro Riva cura per lui la mostra Sacre rappresentazioni per Spirale Arte a Milano, mentre nel 2003 vengono allestite le personali Familienwertes alla Galerie Markus Nohn di Francoforte e Family Values, curata da Luca Beatrice per Spirale Arte Verona. Sono del 2004 le mostre Icone Domestiche allo Spazio Obraz di Milano, Pose alla Galleria Doppia V di Lugano, Naufragar m’ è dolce…, a cura di Gianluca Marziani per il Museo dello Zucchero di Nizza Monferrato e la suggestiva installazione nella Chiesa di S. Agostino a Pietrasanta, intitolata Vocazione.
Nello stesso anno vince il Premio Celeste (San Gimignano) nella categoria “Artista affermato” e il Premio Pagine Bianche per l’opera di copertina delle Pagine Bianche della Regione Piemonte.
Tra le collettive si ricordano il Premio Cairo 2003, a cura di Maurizio Sciaccaluga, e nel 2004 la Quadriennale di Roma Anteprima a Torino, La via del sale, a cura di Silvana Peira e Nico Orengo, nella Pieve di S. Maria di Cortemilia, Genius Loci al Castello di Racconigi, a cura di Guido Curto, e Dal profondo, a Kästrich, a cura di Serena Carloni e Tania Lòhr. Nel 2005 allestisce la personale Ho meritato il tuo castigo, a cura di Lorenzo Canova presso l’Officina 14 di Roma, e Questo è il figlio prediletto, a cura di Marzia Scalon alla Galleria Radar di Mestre. Viene inoltre selezionato dall’International Studio and Curatorial Program come unico artista italiano per partecipare a un soggiorno di studio e lavoro in un prestigioso atelier di New York. Alla Esso Gallery di New York allestisce la mostra Golgota. Nel 2006 realizza l’installazione Se ci fosse la luna per Palazzo Bricherasio a Torino, e nel 2007 viene invitato dal Comitato artistico di ArteFiera a riprodurla anche sulla facciata di Palazzo Re Enzo di Bologna.
Nel 2009 Valerio Berruti partecipa alla Biennale di Venezia esponendo al Padiglione Italia insieme ad altri pittori contemporanei quotati.
Nel 2011 si tiene Kizuna, la prima personale giapponese di Valerio Berruti al Pola Museum di Tokyo. In occasione della mostra Berruti presenta una video animazione con il montaggio di trecento disegni in lacca su carta giapponese e una colonna sonora scritta appositamente per lui dal maestro Ryuichi Sakamoto.
Nel 2012 Valerio Berruti allestisce l’opera Ancora Una Volta in occasione delle Luci d’Artista della città di Torino.
L’interesse verso il suo lavoro fa sì che Valerio Berruti vanti un coefficiente molto alto e delle quotazioni in forte ascesa.