Una nuova Galp in uno spazio espositivo nuovo, più grande, con uno sguardo sulla città e con una vetrina sul mondo.
Elettrico, versatile, sognatore di viaggi fuori programma. Abbiamo intervistato Diego Santini per voi.
Cari amici di Galp,
Come saprete quest’anno non è stato possibile incontrarci “fisicamente” ad Orticolario, fiera a cui partecipiamo ormai da diversi anni e a cui teniamo particolarmente.
Non disperate però, nell'attesa di poterci ritrovare dal vivo, l’evento autunnale che si tiene annualmente a Villa Erba si trasforma in un progetto virtuale: “The Origin”.
Per cominciare, tre aggettivi con cui descriveresti l’artista Angelo Barile.
Testardo, ironico, imprevedibile.
Iniziamo con una domanda facile facile. Cosa significa per te street art?
Alla faccia della "domanda facile". Beh, innanzitutto non è quello che sto facendo. Ormai si chiama street-art ogni disegno che si vede in strada, in particolare modo quando si tratta di interventi murali di grandi dimensioni. Ecco, quella non è street-art. Per me la street-art è la sorella figurativa del writing, un'attività di espressione illegale, viscerale e in molti casi sovversiva e come tale deve essere riconosciuta e rispettata da chi si occupa di arte urbane. Serve a definire un'identità, a stimolare sensazioni, ma non è fatta per piacere, non è fatta per essere alla portata di tutti.
Cosa ti ha spinto a dedicarti all’arte? Quando è iniziato questo tuo percorso?
Tutto è iniziato circa dieci anni fa con i primi tentativi di produrre alcuni stencil con le bombolette che riuscivo a reperire.
Sono sempre stato attratto dall’arte ma ho iniziato quasi per gioco, realizzando quadri su commissione per chiunque volesse un ritratto o un murale in casa.
Iniziamo con le domande difficili. Chi è Silvia Trappa?
In primis direi una scultrice. Nonostante la mia ricerca tocchi diversi ambiti credo che quello con la scultura sia il rapporto che funge da misura per tutto il resto, forse perché la mia formazione è stata quella (ho studiato all’Accademia di Belle Arti di Carrara).
Decorare con l'arte è una questione di cuore.
Non tutti lo immaginano, ma ogni stanza della casa (persino il bagno e la cucina!) può raddoppiare la sua bellezza con il quadro giusto.
La sua pittura metafisica descrive un percorso spirituale, è una sfida, una provocazione. Parliamo dell’artista Ciro Palumbo. Gli abbiamo posto alcune domande per conoscerlo e farvelo conoscere meglio.