A Silvia Paradisi non piace parlare di sé e arrossisce ogni volta che le si fa una domanda. Sappiamo poche cose di lei: è nata a Urbino nel 1968, abita nel più totale isolamento nella campagna marchigiana e vive in sintonia con la natura e con la creatività, rispettandone i tempi.
Ogni scultura di Silvia è frutto di meticoloso lavoro su una materia leggera e malleabile, la carta, che nelle sue mani esperte assume le fattezze della pietra. La cartapesta è modellata in forma di madri gioiose, totem familiari, navi in balia delle onde e di tutto ciò che la fantasia suggerisce. Anche se Silvia non ama esporsi, dalle sue opere emerge la profonda sensibilità che la contraddistingue e la capacità di comunicare messaggi profondi attraverso forme essenziali quasi arcaiche.
L’intensa capacità comunicativa della scultrice le è valsa nel 2009 il premio d’arte contemporanea femminile “Lune di Primavera” e riconoscimenti nell’ambito di numerose mostre in Italia, tra le quali ricordiamo la personale “Canto di Carta” a Siena. Nel 2015 Silvia pubblica “Il Mare nel Deserto”, un libro per bambini molto apprezzato dalla critica.
Dal 2021 l’artista è rappresentata dalla galleria GALP.