Martina Forni nasce alla fine dello scorso millennio (1997) tra le aspre e selvagge montagne dell'Ossola. La severa magnificenza del paesaggio che si ammira dal suo nido, in Valle Antigorio, fanno germogliare in lei la passione per il disegno e la pittura fin dall'infanzia. Dopo il diploma classico, l'interesse per il lavoro artistico e la materia pittorica trova naturale sbocco con l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Il suo lavoro affonda le radici nel mondo del teatro. Dal 2014 collabora con varie compagnie e dal 2016, stabilmente, con la compagnia teatrale CTF, come attrice e scenografa. Questa esperienza forgia la sua conoscenza del corpo umano come elemento sacro e centrale, motore naturale delle emozioni e specchio di sensazioni per l’anima, attraverso gli occhi di chi guarda. Nelle sue tele cerca di spingere l’essere umano al di là di se stesso, creando idoli che manifestano la ieraticità e il dinamismo delle divinità antiche, riportando alla luce conoscenze dimenticate. La sua specifica esperienza umana esplode nel colore e in una gestualità senza mediazione che caratterizza potenza e teatralità delle sue "scene": le sue figure sono a pieno titolo attori su di un palcoscenico, che comunicano a voce alta con gli spettatori-osservatori.
A questo tema centrale, si affianca spesso la contaminazione mitologica, ove la natura animale e quella vegetale si fondono nell’anatomia umana, dando origine ad esseri ibridi, più sensibili, più istintuali. Oltre che con la propria esperienza pittorica tradizionale, Martina ha evoluto lo studio dell’innesto di elementi naturali sul corpo umano anche attraverso l'arte digitale e la fotografia. L'indagine sulla figura umana in continuo mutamento ha dato origine ad opere di rielaborazione grafica in cui l'autoscatto sulla figura della stessa artista genera esseri sinestetici, corpi volubili e spuri che sfuggono alla forma umana prestabilita.
La ricerca è in continuo movimento!
