Nato a Dorno (Pavia) Marco Lodola frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero e il Beato Angelico.
Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti: il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 Lodola ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam. Ha partecipato a esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d’autore), Francis & Francis, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat e Lauretana.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi, Claudio Apone, Marco Lodoli, Giuseppe Pulina, Tiziano Scarpa e Giuseppe Cederna, e con musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Timoria, Jovanotti, Andy (Bluvertigo) e Syria.
Hanno scritto di lui tra gli altri: Vergine, Bossaglia, Caramel, Mascherpa, Seveso, Somaini, Quintavalle, Accame, Pontiggia, Carli, Sala, Calabrese, Dentice, Restany, Coen, Bonito Oliva, Strano, Fiz, Crispolti, Cherubini, Vescovo, Mammi, Hunter, Dorfles, Sgarbi, Daverio, Riva, Deho, Beatrice.