Bruno Munari (Milano, 1907 – 1998) è stato un designer, scultore e pittore italiano che con la propria arte (anti-consumistica, rispettosa della natura e non convenzionale) ha proposto al pubblico un’arte creativa, sperimentale, fuori dagli schemi e dalle convenzioni imperanti nel mondo dell’arte di quell’epoca.
Nel 1927 prende parte alle manifestazioni del secondo Futurismo e nel 1933 crea le celebri “macchine inutili”, congegni meccanici presentati come “modelli sperimentali intesi a verificare le possibilità di informazione estetica del linguaggio visuale”. .
Dal 1934 partecipa alla fondazione del movimento milanese MAC (Movimento per l’arte concreta). Segue un florido periodo di creazione artistica, durante il quale ottiene numerosi riconoscimenti tra i quali il Compasso d’oro dell’Associazione Disegno Industriale (nel 1955, 1979 e 1995), il Japan Design Foundation (nel 1985) e la menzione di onorevole all’Accademia delle Scienze a New York...
Quella di Munari è un’arte dinamica, alla continua sperimentazione di strumenti di comunicazione sempre nuovi. I suoi soggetti sono forme astratte, semplici e poliedriche. Per questo sono usati nei campi più disparati: pubblicità, comunicazione industriale, libri per la scuola, giochi e laboratori.