Tomoko Nagao è un’artista dalla biografia molto interessante: nasce a Nagoya, in Giappone, nel 1976 e si diploma dapprima presso il SAGA Art College, per poi proseguire la sua formazione all’interno del prestigioso Chelsea College of Art and Design di Londra. Viene profondamente influenzata dalle figure stilizzate di Nara Yoshimoto e dal movimento artistico postmoderno del SuperFlat di Murakami Takahashi.
Attualmente Nagao vive e opera a Milano.
Tomoko reinterpreta il super-flat tramite i classici dell’arte: da Caravaggio a Botticelli. The Birth of Venus sarà infatti ospitato al Victoria and Albert Museum di Londra. In effetti, all’interno delle opere di Tomoko Nagao i confini tra arte classica e nuovi valori della cultura pop contemporanea si assottigliano a tal punto da creare una profonda contaminazione.
Il suo linguaggio pittorico ma soprattutto grafico può essere ammirato in moltissimi spazi milanesi e non solo. La sua filosofia si basa su una critica matura al consumismo di massa e ai disastri ambientali, soprattutto dopo la catastrofe del terremoto e dello Tsunami che si è abbattuto in Giappone nel 2011 scatenando la furia nucleare di Fukushima. Inoltre nelle sue grandi composizioni sono spesso presenti i marchi delle grandi multinazionali, associati non di rado a fenomeni di costume e società, richiamo, a loro volta, non solo all’attualità, ma anche all’iconografia della pittura tradizionale giapponese.
La new pop art di Tomoko Nagao è molto condivisa e apprezzata, in particolare su Instagram, dove vengono caricate le nuove opere. I quadri pop dell’artista giapponese sono in vendita a prezzi in crescita.