Pareschi Daniela artista

Di recente qui da Galp abbiamo avuto un incontro fortuito con la serie dei Supereroi in Crisi realizzati da Daniela Pareschi, talentosa illustratrice ferrarese. Approfondendo la produzione dell’artista ci siamo imbattuti nei suoi buffi animali, ciascuno con una piccola storia da raccontare.

I soggetti di Pareschi hanno fatto innamorare in poco tempo sia noi che i nostri collezionisti, quindi abbiamo deciso di farle qualche domanda per conoscerla meglio e presentarla anche a voi!

Da dove trai ispirazione per i soggetti delle tue illustrazioni?
Direi da tutto, può essere una cosa vista, o una frase sentita, diciamo piuttosto che sono sempre attenta a fermare dei momenti o cose. Sfogliare alcuni libri illustrati mi stimola molto, sempre gli stessi, li sfoglio e mi viene voglia di fare qualcosa di bello.

Com’è è nata la tua vocazione per le illustrazioni per l’infanzia?
Non la focalizzo all’infanzia, anzi, amo comunicare e dialogare con un pubblico ampio, di adulti e quasi adulti. Il punto è che mi piace comunicare con il disegno, uso da sempre questo linguaggio, non saprei dire quando è nato, c’è sempre stato, mi ha fatto da guida e riferimento, molte volte nella vita.

Puoi parlarci della serie dei supereroi in crisi? Qual è il messaggio che desideri comunicare attraverso questi soggetti? Qual è il tuo rapporto con la figura del supereroe?

La serie dei Supereroi in crisi, è nata in collaborazione con Alessandro Pepe, non avevamo previsto che si evolvesse tanto, mentre è chiaro che il tema piace sia a grandi che piccoli.
La mia visione è ironica, critica e cinica, ma mai offensiva, o almeno cerco di non essere eccessiva. Sono eroi decadenti, bolsi obesi, dichiaratamente in crisi. Il tempo, inesorabile, non li ha risparmiati, ci somigliano, si fanno specchio della nostra deriva.

Rappresentano la lotta sfiancante che combatte ognuno di noi nella gestione del tempo libero, schiavi della pigra routine di tutti i giorni, sottoposti quotidianamente a sfiancanti stimoli prestazionali sul dover essere e apparire. In fondo i miei Supereroi sono veri e sinceri nella loro debolezza.
Diciamo che la loro forza è essere quello che sono, senza filtri e correzioni; forse questo vuol dire essere un SUPEREROE.

In riferimento alle illustrazioni a soggetto animali, a quale animale ti senti più legata e per quale ragione?

Assolutamente alla gallina, ancora non ho trovato motivi che spiegano questa mia preferenza, forse dipende dalla mia infanzia legata alla campagna ferrarese, fatta di filari, mucche, conigli, campi e... galline.

Cosa vorresti trasmettere ai bambini che osservano i tuoi soggetti? Ma soprattutto, cosa vorresti trasmettere agli adulti?

Mi piace comunicare a vari livelli. Adoro il disegno con più significati, un po’ come una cipolla, e avere più letture, anche se di base l’ironia leggera è sicuramente ciò che mi preme far passare maggiormente.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Tanti bei progetti, ma uno nella mia testa che prima o poi riuscirò ad ascoltare.

 

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