
Nonostante oggi si parli sempre più spesso di “body positivity”, il corpo più ambito e desiderato rimane quello promosso dalle aggressive campagne pubblicitarie dei brand di abbigliamento e cosmetici, con l’aumento di un’insicurezza che porta a nascondersi sotto gli abiti fino l’inesorabile confronto con il costume.
Da sempre l’arte si fa portavoce, fra le altre cose, dei dubbi e delle insicurezze che si agitano nella società, mettendoci di fronte a convinzioni e pregiudizi diffusi. Maestro nell’arte della provocazione è Matthias Verginer, scultore altoatesino che stravolge i canoni estetici mostrando donne in soprappeso che espongono con orgoglio le proprie forme in un gioco di equilibri precari, sempre vinto dalla caparbietà delle protagoniste.
Abbiamo intervistato Matthias Verginer per approfondire il messaggio delle sue opere e scoprire le sue idee per i progetti futuri.
1. Qual è il tuo pensiero sulla diffusione degli standard di bellezza attraverso pubblicità e social media?
I social media e la pubblicità influenzano e cambiano la nostra percezione di bellezza. È un peccato vedere che al giorno d’oggi, per colpa dei social media e della pubblicità che hanno cambiato poco a poco la nostra percezione di bellezza, un viso rifatto viene considerato normale.
2. Che tipo di ideali vorresti promuovere attraverso le tue opere?
Non voglio promuovere nessun ideale estetico. Nelle mie opere troviamo persone, prevalentemente donne, sicure di se stesse, coraggiose, piene di grinta e orgogliose. Spero che queste parti positive dei protagonisti nelle mie opere giungano al spettatore.
3. In che modo, secondo te, l’arte può aiutare a superare l’individualismo e i rapporti basati sull’apparenza?
Non credo che sia compito dell’arte aiutare a superare l’individualismo. Anzi, penso che l'arte sia in un certo senso puro individualismo. È fondamentale per un artista vantare una libertà creativa e morale.
Non credo neanche che l’arte riesca a far superare i rapporti basati sull’apparenza, perché, come nella pubblicità e nelle foto che gran parte di noi pubblicano sui social media, anche l’artista spesso è tentato di adeguarsi agli ideali di bellezza della società e rappresentare il modo più bello di quanto sia veramente.
4. Qual è l’opera a cui sei più affezionato?
È “Leap over the ostrich”, una donna in spaccata sopra la testa di uno struzzo.
https://verginermatt.com/works/works-2/#jp-carousel-811
5. Quali sono i tuoi progetti artistici per il futuro?
Le mie opere sono molto “mature” e al momento non trovo spazio di evoluzione. Sento di dover fare una pausa e di incominciare con un progetto nuovo del quale vi parlerò quando sarà maturo.